Sul cucuzzolo della montagna: un weekend sulla neve in Valle D’Aosta

La maggior parte della mia vita è stata “vista mare”: sono cresciuta in una casa dal cui terrazzo si poteva ascoltare il suono provocato dall’infrangersi delle onde sulle rocce, eppure, se chiudo gli occhi e penso ad una visione paradisiaca, immagino vette innevate a perdita d’occhio, nascoste tra le nuvole, vaporose come la panna montata. Della montagna amo gli scenari che regala, tanto quanto i ritmi che “impone”: le giornate che iniziano presto, così da poterle vivere tutte d’un fiato, fino a sera, quando si crolla, davanti ad un caminetto scoppiettante, sopraffatti dalla stanchezza, quella tipica da montagna. Questo racconto di viaggio è ambientato tra le vette innevate della Valle D’Aosta, e precisamente a Courmayeur: una località arcinota, è vero, dove però ho vissuto un meraviglioso fine settimana fatto di esperienze del tutto inedite e lontane dall’aura di mondanità che in genere si associa a questi luoghi.

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Sono partita da Milano venerdì sera, lasciandomi alle spalle una settimana di lavoro intensa e frenetica; in poco più di due ore ero già a Courmayeur: poca neve ma previsioni del tempo ottime per sabato e domenica. Come sapete, io ho una netta predilezione per i viaggi on the road, ma da quando vivo a Milano non ho un’auto a disposizione: per questo mi capita di ricorrere ai noleggi, specie se rimango fuori solo per un weekend; a Milano è attivo il servizio di Easyterra, che consente di confrontare le offerte delle compagnie d’autonoleggio: date un’occhiata a questo link.

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Skyway Monte Bianco

Ogni viaggiatore ha una lista di cose da fare e vedere prima di morire: io credo che il viaggio verso il Monte Bianco a bordo di Skyway sia una di quelle esperienze da includere assolutamente nella lista. Questa funivia di recentissima costruzione viene pubblicizzata come l’ottava meraviglia del mondo: posso dire che al di là degli slogan, la salita verso il tetto d’Europa è veramente un’esperienza sensazionale; io non smettevo più di girarmi ovunque, limitandomi ad esclamare “wow!” (e vi assicuro che lasciarmi senza parole è un’impresa piuttosto ardua).

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La partenza di Skyway (Pontal d’Entrèves) è situata a pochi kilometri da Courmayeur: da lì inizia la salita verso il Monte Bianco a bordo di cabine rotanti.

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Io ho raggiunto subito Punta Helbronner, situata a 3466 metri d’altezza: sulla sommità dell’edificio c’è una terrazza a 360° dalla quale il paesaggio è veramente mozzafiato. Avete presente la sensazione che si prova quando in aereo si sorvolano le montagne e si rimane con la faccia appiccicata al finestrino? Ecco, io ho provato una sensazione simile, solo che affacciarsi dal punto più vicino al Monte Bianco è un’esperienza ancor più totalizzante perchè coinvolge tutti i sensi.

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Lungo il percorso di ritorno ho fatto un sosta lunga nel punto intermedio della funivia: Pavillon du Mont Fréty, situato a 2173 m. I miei occhi non erano sazi di tanta maestosità, quindi mi sono seduta sulla neve a contemplare il paesaggio che si stagliava imponente di fronte a me (e mi sono anche abbronzata!).

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CONSIGLI DI VIAGGIO

  • Il punto di partenza di Skyway è dotato di un parcheggio ampio a pagamento (meno caro di quanto pensassi)
  • Il biglietto da Pontal d’Entrèves a Punta Helbronner costa 48 euro, andata e ritorno e consente di fermarsi anche al punto intermedio (Pavillon du Mont Fréty)
  • Assicuratevi, prima di partire, che ci sia un’ottima visibilità: è una condizione essenziale per godere a pieno del panorama!
  • Per tutte le informazioni consultate questo sito: http://www.montebianco.com/

Sci di fondo in Val Ferret

Domenica mattina mi sono svegliata prestissimo e non perchè la sveglia avesse interrotto il mio sonno, ma perchè non vedevo l’ora di cimentarmi nello sci di fondo. Dovete sapere che, se questo mio stato di esaltazione è assolutamente nella norma quando sono in viaggio e voglio scoprire posti nuovi, è invece del tutto anomalo se mostrato nei confronti di uno sport. Sarò onesta: sono una persona molto dinamica – tendente all’iper-attività, ma in ventisei anni di vita non ho mai trovato uno sport in cui eccellere o quanto meno non risultare del tutto imbranata. Quindi, considerato che anche le mie prestazioni nello sci alpino lasciano molto a desiderare (per pudore, eviterò di rendere pubblico il nomignolo che, da bambina, mi aveva affibbiato il mio maestro di sci), mi sono lanciata a capofitto in questa nuova avventura, entusiasmata dall’idea di praticare uno sport in cui si può andare piano e soprattutto si può stare a contatto con la natura.

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Devo ammettere che mi sono divertita tantissimo: il merito va soprattutto allo splendido paessaggio che avevo attorno, quello della Val Ferret. Mi è sembrato di essere stata catapultata in un quadro: il cielo azzurrissimo, con qualche nuvola che ogni tanto faceva capolino, come dipinta con un pennello, i ponticelli di legno, i ruscelli e i tetti delle sparute baite ricoperti dalla neve.

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Insomma, anche stavolta la montagna non mi ha delusa: sono tornata a casa con gli occhi pieni di bellezza e con un carico di energia positiva che ha accompagnato anche i giorni successivi. Eccone un assaggio in questo video:

 

4 replies »

  1. Non ho mai provato a sciare ma amo molto i paesaggi che solo la montagna sa regalare.
    Come te, sono abituata a vivere vicino al mare, ma trovo che la montagna abbia un fascino tutto suo. 🙂
    Poi hai beccato due giorni di sole spettacolari!!

    Piace a 1 persona

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