Tre giorni in Provenza: itinerario di viaggio lungo le vie della lavanda (e non solo)

Questo è uno di quei casi in cui mi piacerebbe possedere un’applicazione, un software o un’altra diavoleria tecnologica, con l’aiuto della quale scrivere un racconto di viaggio speciale, talmente inebriante da coinvolgere tutti i sensi di coloro che lo leggono. Vorrei descrivere la meraviglia dei campi di lavanda, diffondendo allo stesso tempo il profumo pungente e intenso di quel mare viola. E poi raccontare delle passeggiate nei paesini provenzali, accompagnando le parole e le immagini col suono della voce di una cantante di strada, che intona vecchie canzoni malinconiche. Mi piacerebbe consigliare quella boulangerie che mi ha attirato per i colori vividi della sua vetrina e condividere, con chi legge il mio racconto, un pezzetto di baguette fragrante e appena sfornata. Anche stavolta, però, ho a disposizione solo parole e immagini, per tutto il resto ci vorrà un po’ di immaginazione.
In questo post racconterò il mio itinerario di tre giorni in Provenza, durante la fioritura della lavanda; questo itinerario è, come la maggior parte di quelli che propongo, molto dinamico e intenso: potrebbe essere tranquillamente spalmato in una settimana, in modo da assaporare ogni attimo trascorso in questa regione francese, dove il sole splende per la maggior parte dell’anno.

Indice: itinerario di tre giorni in Provenza, lungo le vie della lavanda (e non solo)
Giorno 1:
Gole del Verdon, La Palud – Sur – Verdon , Moustiers Saint Marie
Giorno 2:
Plateau de Valensole, Manosque, Saint – Saturnin – Lès – Apt, Colorado Provenzale, Roussillon , Gordes, Abbazia di Senanque
Giorno 3:
Lacoste, Bonnieux, Plateau des Claparèdes

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Quando si dice Provenza si pensa subito alla lavanda, ma questa regione ha davvero tanto da offrire; noi ci siamo limitati a visitare solo due aree della Provenza, percorrendo le vie della lavanda dell’Haute Provence e del Luberon. Ho deciso di condividere il mio itinerario di viaggio in Provenza seguendo un ordine cronologico, perché credo che in questo modo sia più facile rendersi conto delle distanze e creare un itinerario personalizzato. Noi siamo partiti di giovedì sera dalla Toscana, ci siamo fermati a Ventimiglia per la notte e siamo partiti l’indomani alla volta della Provenza, quindi il mio itinerario inizia proprio da lì!oglemaps https://www.google.com/maps/d/u/0/embed?mid=1vvM4hi3GHZ6j_qJVyeo_Sk46ScFD9lcH&w=640&h=480%5D

Giorno 1

Ventimiglia➡️ Gole del Verdon ➡️ La Palud – Sur – Verdon  ➡️ Moustiers Saint Marie  ➡️ Forcalquier

GOLE DEL VERDON

So che sembra strano che un itinerario di viaggio in Provenza, nel periodo della fioritura della lavanda, non inizi proprio dai celeberrimi campi di colore viola, ma lungo la strada per arrivare all’Altopiano di Valensole c’erano delle meraviglie naturali che non potevamo proprio ignorare! Sto parlando delle Gole del Verdon, il canyon più spettacolare d’Europa: sì avete capito bene, nel sud della Francia, a poche ore dal confine c’è un paesaggio che mi ha ricordato i parchi americani! Ci sono vari modi per visitare le Gole del Verdon: noi abbiamo scelto quello più comodo e veloce, cioè attraversarle in auto; è possibile costeggiare le Gole del Verdon percorrendo due strade: noi dovevamo, per ragioni di tempo sceglierne una sola, e dopo qualche indecisione abbiamo optato per la Strada del Nord, perché è quella che passa per il cosiddetto Point Sublime. Non nego che la nostra scelta è stata orientata proprio dalla denominazione di questo punto panoramico, ma in realtà ci sono anche altri belvere degli di nota lungo la Route de Cretes: noi ci siamo fermati nei belvedere di Trescaire, Escales e Carelle (quest’ultimo, in particolare, mi ha lasciata a bocca aperta!). Questi punti panoramici non sono molto ben indicati, ma capirete facilmente dove fermarvi perchè ci sono sempre macchine ferme sul ciglio della strada!

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Point Sublime
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Belvedere di Carelle
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Belvedere di Escalés

LA PALUD – SUR – VERDON

Ci siamo fermati in questo paesino poco distante dalle Gole del Verdon per fare una pausa caffè: visto che viene di strada vi consiglio di fermarvi perchè ci sono degli scorci deliziosi e c’è anche una creperie, che purtroppo era chiusa quando siamo passati di lì, ma ci è sembrata molto invitante!

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MOUSTIERS – SAINT – MARIE

Non ho alcun dubbio: questo è il paesino più pittoresco della Provenza! Le sue casette, le finestrelle colorate e il fiume che lo attraversa lo rendono una sorta di acquerello vivente. Anche se state progettando un viaggio di pochi giorni lungo le vie della lavanda vi consiglio assolutamente di includere Moustiers Sainte Marie nel vostro itinerario: tra tutti i paesini della Provenza che abbiamo visitato questo è senza dubbio il nostro preferito. Questo paesino ha conosciuto un periodo di grande fama e prosperità grazie alla produzione di una particolare ceramica, che nel XVII secolo era talmente di moda da essere sbarcata persino alla Corte di Francia! Dopo anni di decadenza, oggi i negozietti di Moustiers Sainte Marie espongono di nuovo le pregiate ceramiche di colore bianco e le loro vetrine sono un piacere per gli occhi.

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Noi non ci siamo limitati a passeggiare tra le pittoresche viuzze del centro, ma abbiamo raggiunto a piedi la Chiesa di Notre Dame de Bauvoir, arroccata sulla roccia, proprio sopra l’antico borgo. La salita è faticosa (e anche la discesa, perchè il sentiero è un po’ sdrucciolevole!), ma in una ventina di minuti si arriva in cima e la fatica è assolutamente ripagata: da lassù si vede Moustiers – Sainte – Marie dall’alto e tutto il paesaggio circostante.

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FORCALQUIER

Ebbene sì, il primo giorno dell’itinerario di viaggio in Provenza si è concluso senza vedere le distese di lavanda (in realtà abbiamo visto qualche piccolo campo, ma solo dalla macchina)! L’ultima tappa è stata del primo giorno di viaggio è stata Forcalquier, il paesino in cui abbiamo pernottato (scriverò un articolo apposito con tutte le informazioni su dove dormire e mangiare!). Prima di arrivare in hotel abbiamo fatto due piccole soste a Riez e a Allemagne – en – Provence, perchè erano proprio di strada: il mio consiglio è di includere nel vostro itinerario i paesini che si trovano lungo il vostro tragitto, perchè è davvero impossibile vederli tutti! Forcalquier è un borgo delizioso ma se, come me, state organizzando un viaggio in Provenza di tre giorni, durante la fioritura della lavanda, vi sconsiglio di arrivare fin qui perché è un po’ fuori mano rispetto al Plateau de Valensole.

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Il castello di Allemagne – en – Provence

Giorno 2

Plateau de Valensole ➡️ Manosque ➡️ Saint – Saturnin – Lès – Apt ➡️ Colorado Provenzale ➡️ Roussillon ➡️ Gordes ➡️ Abbazia di Senanque

Questa giornata del nostro itinerario di viaggio lungo le vie della lavanda è stata parecchio impegnativa, ma non fatevi ingannare dal lungo elenco di nomi: le distanze sono relativamente brevi e soprattutto i vari paesini della Provenza sono piccoli, si girano tranquillamente a piedi. Il mio è un itinerario di tre giorni: se avete un po’ di tempo in più, potete soffermarvi sulle singole tappe (soprattutto fare decine e decine di fotografie nei campi di lavanda!)

PLATEAU DE VALENSOLE

Questo è la tappa irrinunciabile di ogni itinerario in Provenza durante la fioritura della lavanda! Le distese di lavanda a perdita d’occhio che creano un mare viola e profumatissimo: ho desiderato per anni vederle dal vivo e vi assicuro che sono come, o forse più belle, di quelle famose fotografie da sfondo desktop. Non sarà difficile trovare i campi di lavanda, ma voglio consigliarvi due punti in particolare in cui scattare le foto con le file di cespugli che creano un effetto ottico stupefacente!

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– LAVANDES ANGELVIN

Si tratta di un negozio che vende articoli a base di lavanda (miele, profumi, souvenirs) che è letteralmente circondato dai campi. Vi consiglio di fermarvi poco prima di arrivare al posteggio del negozio perchè c’è una distesa meravigliosa!

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Mazzo di lavanda acquistato da Lavandes Angelvin per 3,50 euro
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– PUNTO LUNGO LA STRADA D8

Queste distese di lavanda non sono vicine a dei punti di riferimento precisi, ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena vederle; noi arrivavamo da Brunet e abbiamo imboccato la strada D8 in direzione Valensole: capirete di essere arrivati quando vedrete un mare viola a perdita d’occhio. Questo è stato il primo campo di lavanda che ho visto da vicino: dopo qualche attimo di perplessità dovuto al fatto che i campi di lavanda sono frequentati, oltre che dai turisti, anche da sciami di simpatiche api, mi sono divertita a passeggiare lungo queste onde viola dal profumo inebriante.

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MANOSQUE

Siamo stati a Manosque di sabato mattina, giornata di mercato per le vie del centro: forse per questo ho avuto l’impressione che fosse una cittadina molto vivace! Mi è piaciuto molto passeggiare per le  viuzze di Manosque perché i respirava un’aria di festa, nonostante fosse un giorno qualunque: c’erano cantanti di strada e tante persone che pranzavano nei tavolini all’aperto. Come accade per quasi tutti i paesini che ho visitato durante i tre giorni trascorsi in Provenza, non c’è un’attrazione particolare che voglio consigliarvi di visitare: i borghi della Provenza sono proprio belli da vedere e da vivere.

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SAINT – SATURNIN – LES – APT

Ci siamo fermati in questo paesino per puro caso: stavamo percorrendo il tragitto verso la meta successiva e all’improvviso vedo un paesino arroccato e le rovine di un castello. Abbiamo deciso di fermarci e siamo arrivati fino in cima al laghetto artificiale, costruito per alimentare il borgo.

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COLORADO PROVENZALE

Questa, secondo me, è una tappa imperdibile di un itinerario in Provenza, anche di soli tre giorni, perché regala dei panorami mozzafiato e del tutto inaspettati. Quindi, dimenticate per un attimo le distese di lavanda e preparatevi a vedere dei panorami in cui il colore predominante non è più il viola ma l’ocra. Per visitare questo angolo di Provenza che sembra essere stato teletrasportato da oltreoceano, bisogna posteggiare all’ingresso: si paga soltanto la sosta (5 euro per veicolo). A quel punto si possono percorrere vari percorsi, di diversa durata: vi consiglio assolutamente di arrivare al punto dal quale si possono ammirare prima Les Cheminées des fées (i camini delle fate) e poi il cosiddetto Sahara. Il percorso è abbastanza fattibile: noi abbiamo faticato un po’ solo perchè faceva davvero molto caldo, il termometro segnava più di 35 gradi!

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ROUSSILLON E I SENTIERI DI OCRA

Questa è stata la seconda tappa di un itinerario nell’itinerario: quello dell’ocra. Roussillon è un borgo molto pittoresco e vi consiglio assolutamente di includerlo nell’itinerario di viaggio in Provenza (sì, lo so, l’ho detto anche di tutte le tappe precedenti!) perchè presenta delle caratteristiche particolari, rispetto a tutti gli altri paesini della Provenza: le sue casette, infatti, sono dello stesso colore rossastro delle rocce che circondano il borgo. Poco lontano dal centro di Roussillon partono i sentieri verso le cave di ocra. Attenzione! L’ocra è un pigmento naturale molto potente, quindi scegliete con cura le scarpe e i vestiti da indossare.

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GORDES

La cosa che più mi è piaciuta di Gordes è stata la vista d’insieme da un punto panoramico che ho avvistato quasi per sbaglio, percorrendo la strada da Roussillon: Gordes è un borgo arroccato sulla roccia e dominato da un castello. Il centro storico è carino ma non mi ha entusiasmata, anche perchè si tratta di una località turistica (basti pensare che il posteggio costa 4 euro, a prescindere dalla durata della sosta!). Quindi il mio consiglio è di aguzzare la vista e fermarvi al punto indicato con un cartello bianco con una sorta di occhio nero al centro: da lì godrete della vista più suggestiva sul borgo!

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ABBAZIA DI SENANQUE

Il secondo giorno del nostro viaggio di tre giorni in Provenza lungo le vie della lavanda si è concluso in uno dei luoghi più pittoreschi di questa regione: l’abbazia cistercense di Senanque, che si trova in fondo ad una pianura, circondata dai campi di lavanda. Indovinate un po’… vi consiglio di includere questa tappa nel vostro itinerario di viaggio in Provenza (a prescindere dal periodo di fioritura della lavanda!) perchè è davvero un luogo magico. È possibile visitare l’abbazia ma in orari ben precisi, per non turbare la vita contemplativa dei monaci.

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GIORNO 3

Eyragues ➡️ Lacoste ➡️ Bonnieux ➡️ Plateau des Claparèdes ➡️ ritorno a casa

La prima città che ho indicato nell’itinerario è quella in cui abbiamo pernottato: è decisamente fuori mano, quindi ve la sconsiglio (noi abbiamo prenotato gli alloggi pochi giorni prima di partire, quindi ci siamo dovuti accontentare!)

LACOSTE

Lacoste è stata una piacevolissima scoperta: avevo una lista infinita di borghi provenzali che la guida definiva imperdibili, quindi dovevo per forza fare delle scelte. Inizialmente avevamo pensato di saltare questa tappa, ma proprio all’ultimo momento, vedendo il cartello indicare Lacoste, abbiamo imboccato la tortuosa stradina per questo borgo e ne siamo rimasti piacevolmente stupiti.

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BONNIEUX

Abbiamo incluso questo borgo nel nostro itinerario di viaggio in Provenza per un motivo ben preciso: qui è stato ambientato il film “Un’ottima annata“, che avevamo visto proprio qualche giorno prima di partire per le vie della lavanda. La prima immagine che mi viene in mente ripensando a questo borgo è la vista sul campanile, e in lontananza i campi di lavanda che si intravedono come macchie viola!

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PLATEAU DES CLAPAREDES

Anche se il Plateau de Valensole è il punto in cui c’è la massima concentrazione di campi di lavanda, anche nella zona tra Buoux e Apt ce ne sono tantissimi. Purtroppo il tempo a nostra disposizione era finito, quindi non abbiamo potuto girare questa zona come avremmo voluto: abbiamo salutato la Provenza visitando una distilleria di lavanda, dove organizzano visite guidate (alle 11 e alle 16) per capire di più delle magnifiche proprietà di questo oro viola. Si chiama “Hameau Les Agnels” ed è situata lungo la strada per Buoux.

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Questo è il mio itinerario di tre giorni in Provenza, durante la fioritura della lavanda. È stato un viaggio speciale perchè era nella mia lista dei desideri da tantissimi anni. Ho nuotato con la mia mente per centinaia di volte in quel mare viola e vederlo dal vivo mi ha lasciata davvero senza parole. Come ogni buon viaggio di scoperta, però, la Provenza mi ha stupita: quando pensavo di aver visto ciò che di più bello questa regione potesse offrire, con una piroetta cromatica sono stata catapultata in paesaggi che non mi aspettavo di vedere. Così sono tornata a casa con gli occhi pieni di colori e… la macchina invasa dal profumo di quel mazzo di lavanda!

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