Cosa vedere in Giordania in 7 giorni: itinerario di viaggio

Quando ho iniziato ad organizzare l’itinerario per visitare la Giordania avevo involontariamente convogliato tutte le mie aspettative su Petra. È innegabile, la misteriosa città dei Nabatei vale, da sola, l’intero viaggio, ma devo ammettere che la Giordania mi ha stupita con mille altre sfaccettature: siti archeologici magnificamente conservati, una barriera corallina meravigliosa, un deserto unico al mondo e tante possibilità di stare a contatto con una natura prorompente. Per non parlare dell’accoglienza del popolo giordano e dell’ottimo cibo. Leggendo il post, e ancor più visitando la Giordania vi renderete conto che l’elenco di “cosa vedere” è ben più nutrito di quanto immaginiate. Questo pacifico paese del Medio Oriente si presta benissimo ad un roadtrip: le distanze sono relativamente contenute quindi anche avendo a disposizione una sola settimana è possibile fare un viaggio ricco ed entuasiasmante.

Qualche “indicazione per l’uso” di questo post:

  • Racconterò il nostro itinerario in Giordania procedendo in ordine cronologico, così da condividere cosa abbiamo visto durante ogni giornata e dare quindi un’idea, anche se soggettiva, delle tempistiche.
  • Noi abbiamo optato per un giro ad anello, anche sulla base del nostro operativo voli: siamo partiti e rientrati dall’aeroporto Queen Alia, il più vicino ad Amman, la capitale della Giordania. Volendo si può atterrare e/o ripartire dall’aeroporto di Aqaba.
  • Il nostro itinerario vero e proprio è iniziato il secondo giorno visto che il lunedì siamo arrivati in nottata ad Amman. Il lunedì successivo abbiamo invece sfruttato tutto il giorno visto che il nostro volo per Bergamo partiva alle 22.00. Quindi diciamo che il nostro itinerario è stato di 7 giorni + 1.
  • In fondo, troverte un file in formato .pdf, scaricabile gratuitamente, più snello e senza foto, con l’indicazione di cosa vedere, l’itinerario e qualche informazione utile.

COSA VEDERE IN GIORDANIA IN 7 GIORNI: ITINERARIO DI VIAGGIO

1° giorno: volo diretto da Bergamo Orio al Serio ad Amman (pernottamento ad Amman)
2° giorno: Jerash e Amman (pernottamento ad Amman)
3° giorno: Strada dei Re da Amman a Wadi Musa con soste a Madaba, Kerak e Little Petra (pernottamento a Wadi Musa)
4° giorno: Petra (pernottamento a Wadi Musa)
5° giorno: alba a Petra; deserto del Wadi Rum (pernottamento nel deserto)
6° giorno: escursione nel deserto; Aqaba e snorkeling nel Mar Rosso (pernottamento nei pressi di Aqaba)
7° giorno: partenza da Aqaba per raggiungere il Mar Morto (pernottamento sulle rive del Mar Morto)
8° giorno: canyoning nel Wadi Mujib; Monte Nebo. Restituzione auto a noleggio e volo per Bergamo.

1° giorno: volo per Amman

Siamo arrivati ad Amman in tarda serata: il volo era in ritardo e la trafila per ottenere il visto sul passaporto piuttosto lunga, pur avendo acquistato in anticipo il Jordan Pass. Dopo aver ritirato la nostra auto a noleggio ci siamo diretti verso l’hotel in cui abbiamo pernottato per le prime due notti ad Amman.

Il Regency Palace si trova nella zona occidentale della città, gli arredamenti sono un po’ vecchi ma le aree comuni sono curatissime; ottima e varia anche la colazione: lo consiglio.

2° giorno: Jerash e Amman

Dopo aver fatto colazione in hotel siamo partiti alla volta di Jerash che dista poco meno di un’ora dalla capitale della Giordania (circa 50 km). La “Pompei del Medio Oriente” lascia davvero senza parole per l’ottimo stato di conservazione delle sue rovine: sembra quasi di poter vedere da un momento all’altro personaggi illustri dell’età imperiale camminare lungo il suo cardo. Considerate almeno 3 ore per la visita del sito archeologico.
Lo sbalzo climatico tra l’autunno inoltrato della Valle d’Aosta e i più di 30° della Giordania è stato notevole: abbiamo quindi preferito trascorrere le ore centrali della giornata a bordo della piscina sul rooftop del nostro hotel.
Nel pomeriggio abbiamo poi visitato la Cittadella, il Teatro Romano e la Moschea di Abdullah I con le sue cupole azzurre.

Abbiamo concluso la giornata con una cena da Hashem Restaurant Down Town: servizio e ambiente essenziali ma l’hummus e i falafel erano davvero deliziosi! Il ristorante è frequentato da local e i prezzi sono modici.

3° giorno: Strada dei Re

Il nostro viaggio di 7 giorni in Giordania entra finalmente nel vivo: lasciamo la capitale Amman e imbocchiamo la strada n. 35, l’antica Strada dei Re, in direzione sud. Questo percorso non è il più veloce – Google, infatti, ha provato più volte a farci immettere sulla strada n. 15 – ma regala numerose occasioni di sosta.

La nostra prima tappa lungo la Strada dei Re è stata Madaba, la città dei mosaici. Abbiamo fatto un itinerario a piedi, dopo aver posteggiato la nostra auto nel centro visitatori, toccando le attrazioni principali di questa vivace cittadina: il Parco Archeologico I, la Chiesa della Decapitazione di Giovanni Battista (vi consiglio di salire in cima al campanile per una bella vista sulla moschea di Re Hussain) e la Chiesa ortodossa di San Giorgio (nel cui pavimento è conservata la mappa della Terra Santa sotto forma di mosaico). Abbiamo poi fatto due soste per lo shopping: ho acquistato una copia in arabo de “Il piccolo principe” presso la deliziosa libreria Kawon e qualche prelibatezza dolce (datteri, dolcetti tipici con frutta secca) da Frankfurter Supermarket.

Ci aspetta una giornata intensa: dopo la piacevolissima sosta a Madaba – che consiglio caldamente – abbiamo proseguito il nostro itinerario lungo la Strada dei Re. Abbiamo fatto una sosta nel punto panoramico che si apre sul canyon (su Google Maps lo trovate come “Moujib Panorama”); ci siamo poi fermati a Kerak per visitare l’omonimo castello e infine, dopo qualche ora in auto siamo arrivati a Little Petra. Questo sito archeologico nabateo può essere considerato un’anticipazione della ben più nota Petra: io l’ho trovato bellissimo (vi consiglio di percorrere tutto il Siq, fino in fondo, dove dopo essersi arrampicati in una scala scavata nella roccia si arriva ad un bel punto panoramico).

Un meraviglioso tramonto ci accompagna fino alla vicina Wadi Musa, la cittadina che si è sviluppata all’ombra di Petra.

Per le prossime due notti abbiamo scelto l’Hotel Esperanza Petra: pulito ed essenziale, dista circa 5 minuti a piedi dall’ingresso di Petra; il punto forte è la magnifica terrazza panoramica dove si consumano i pasti. Ha un buon rapporto qualità prezzo e il personale è molto gentile.

Per cena abbiamo scelto il ristorante My Mom’s Recipe: ambiente molto curato e buoni i piatti anche se il servizio è stato un po’ distratto.

Terrazza dell’hotel Esperanza Petra

4° giorno: Petra

La visita di Petra è il fulcro di ogni itinerario di viaggio in Giordania: l’aura di mistero che l’avvolge, insieme al titolo di meraviglia del mondo moderno conferitole nel 2007, contribuiscono a rendere l’antica città dei Nabatei un luogo iconico per ogni viaggiatore.

Avendo acquistato il Jordan Pass che comprendeva l’ingresso a Petra per due giorni, abbiamo deciso di entrare nella tarda mattinata del primo giorno, così da rimanere fino all’orario di chiusura. Tenete presente che il sito archeologico è immenso: la lista di luoghi da vedere è davvero corposa: vi consiglio quindi, soprattutto se avete a disposizione un solo giorno, di preparare in anticipo la vostra visita a Petra. Durante la nostra permanenza nell’immenso sito archeologico abbiamo percorso tre sentieri: il Main Trail, che attraversa il Siq passando per il celeberrimo Tesoro, il sentiero Ad-Deir che conduce al Monastero e il percorso delle Tombe Reali alla fine del quale si gode di una vista mozzafiato sul Tesoro. Vi segnalo che questi ultimi due sentieri sono abbastanza impegnativi: ci sono molte scale quindi è opportuno attrezzarsi con acqua, abbigliamento e scarpe comodi.

Alla fine della giornata eravamo fisicamente distrutti ma i nostri occhi erano pieni di meraviglia.

Abbiamo cenato da Abu Elias Restaurant & BBQ: ottimo cibo e personale gentilissimo (mi hanno anche confidato la ricetta del mutabal)!

5° giorno: Petra all’alba e deserto del Wadi Rum

Ci sono solo due momenti in cui si può ammirare il tesoro di Petra con relativa tranquillità (trovarsi da soli credo sia ormai impossibile): all’alba e al tramonto, poco prima della chiusura del sito. Abbiamo quindi deciso di recarci nuovamente a Petra per vederla alle prime luci del giorno. Siamo poi rientrati in hotel e dopo colazione siamo ripartiti per raggiungere la tappa successiva del nostro itinerario di 7 giorni in Giordania: il deserto del Wadi Rum. Abbiamo deciso di non affollare di cose da fare questo pomeriggio e di assaporare con calma questo luogo così speciale: quindi, dopo aver posteggiato la nostra auto e aver raggiunto il campo tendato abbiamo sorseggiato un tè e poi abbiamo aspettato il tramonto. Le nuvole che si erano addensate al mattino sono pian piano sparite e hanno lasciato spazio ad un tappeto di stelle luminose.

Per la nostra notte nel deserto ci siamo coccolati un po’ e abbiamo scelto il Wadi Rum Bedouin Camp: le tende erano davvero magnifiche e confortevoli e gli spazi comuni molto accoglienti.

6° giorno: escursione nel Wadi Rum e Aqaba

Dopo colazione abbiamo preso parte ad un’escursione in jeep grazie alla quale abbiamo raggiunto alcuni dei punti più spettacolari del deserto.

Verso ora di pranzo ci siamo diretti verso Aqaba, la tappa più meridionale del nostro itinerario di 7 giorni in Giordania. In realtà il nostro hotel si trovava a una ventina di minuti da questa città portuale che si affaccia sul Mar Rosso; abbiamo soggiornato al Luxotel Aqaba Beach & Resort, le cui stanze sul mare sono veramente un sogno ad occhi aperti.

Nel pomeriggio ci siamo dedicati allo snorkeling: la barriera corallina è davvero meravigliosa, con una varietà di pesci e coralli da lasciare a bocca aperta. Per chi lo volesse è possibile anche optare per le immersioni.

Per cena non avevamo voglia di rimanere in hotel e ci siamo quindi diretti ad Aqaba: la scelta si è rivelata azzeccatissima perché abbiamo scoperto un ristorantino molto buono (Al Shami Restaurant) in cui abbiamo gustato una delle migliori cene del nostro viaggio in Giordania.

7° giorno: Mar Morto

Ci siamo svegliati con calma e ci siamo goduti una colazione con vista sul Mar Rosso: dopo un po’ di relax ci siamo messi in macchina per raggiungere il Mar Morto che dista circa 3 ore e mezza da dove ci troviamo. Siamo arrivati nel primo pomeriggio e abbiamo subito fatto il check-in nel nostro alloggio: i Mujib Chalet. Si tratta di casette con una vista mozzafiato sul Mar Morto che secondo me rappresentano una soluzione ideale se non si vuole dormire in uno dei resort che si trovano lungo la sponda nord-orientale. Queste deliziose casette sono pittoresche come nelle foto, a ogni ora del giorno, ma soprattutto quando il piccolo patio di cui ogni chalet è dotato diventa una poltrona in prima fila per assistere al tramonto.

Visto che l’alloggio aveva un accesso privato al Mar Morto abbiamo deciso di usufruire di questa possibilità, ancorché la spiaggia libera che si trova poco prima di arrivare ai Mujib Chalet sia paesaggisticamente più bella (la trovate su Google Maps digitando Dead See free swimming).

Per cena ci eravamo organizzati con l’asporto: prima di partire da Aqaba abbiamo fatto un giro nel souq delle verdure, abbiamo comprato del pane e ci siamo fatti preparare hummus e mutabal da portare via dal ristorante in cui eravamo stati la sera precedente (su richiesta è possibile cenare presso i Mujib Chalet ma avevo letto delle recensioni non proprio eccezionali quindi abbiamo preferito organizzarci in autonomia).

8°: canyoning nel Wadi Mujib, Monte Nebo e volo per l’Italia

L’ultimo giorno del nostro itinerario di viaggio in Giordania è stato densissimo: ci siamo svegliati di buon’ora perché ci aspettava un’attività adrenalinica, il canyoning nel Wadi Mujib. Abbiamo impiegato circa 2 ore per completare tutto il percorso che è nel complesso fattibile ma presenta alcuni punti piuttosto impegnativi.

Siamo riusciti a rientrare in hotel, fare una doccia e chiudere per l’ultima volta le valige: il nostro volo è in serata e vogliamo sfruttare fino all’ultimo il nostro tempo a disposizione in Giordania. Abbiamo raggiunto il Monte Nebo, uno dei siti biblici della Giordania: da qui pare che Mosè abbia avvistato la Terra Promessa. Siamo poi tornati a Madaba per pranzo (l’avevamo già visitata all’inizio dell’itinerario ): da Ayola Cafè abbiamo concluso magnificamente il nostro viaggio di sette giorni in Giordania che ci ha dato molte soddisfazioni anche dal punto di vista gastronomico!

La Giordania ci ha salutato con un ultimo, intenso tramonto dall’aeroporto di Queen Alia di Amman.

Qui di seguito trovare il nostro itinerario di sette giorni in Giordania con l’elenco di cosa vedere e qualche informazione utile, in versione .pdf: il file è scaricabile gratuitamente. Non esistate a scrivermi via mail o sui social per confrontarci su questo magnifico viaggio!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.