10 cose da fare ad Acireale: turista nella mia città

Ho deciso di fare un esperimento: vivere una settimana da turista nella città in cui sono nata e cresciuta, guardando con occhi nuovi i posti che ho visto di sfuggita miliardi di volte. Il risultato dell’esperimento è condensato in questo decalogo: vi suggerisco (almeno) dieci cose da fare, durante tutto l’anno, ad Acireale, la città dei cento campanili e del Carnevale, che guarda al mar Mediterraneo, sovrastata da un vulcano buono.

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1. Ordinare in uno dei bar del centro una granita con la “brioscia”

Lasciate perdere i francesismi: la granita è accompagnata rigorosamente dalla “brioscia col tuppo”, che si pronuncia così come leggete.
Noi acesi siamo convinti che la nostra granita non abbia rivali in Sicilia (e quindi nel mondo) e prendiamo molto sul serio anche la scelta del bar in cui gustare la migliore della città.

DOVE MANGIARE LA GRANITA AD ACIREALE?

Vi elenco i miei bar preferiti:

  1. Al San Domenico (Piazza San Domenico, 27/28)
    La mia granita preferita in assoluto: quando torno a casa è il primo posto in cui vado, direttamente dall’aeroporto!
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  2. Caffè Cipriani (Piazza Lionardo Vigo, 3)
    Potrebbe chiamarsi anche “colazione con vista”: qui si consuma la granita proprio davanti alla meravigliosa basilica barocca di San Sebastiano.
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  3. Nevaroli Condorelli (Via J.F. Kennedy 56)
    Questo bar si trova in una zona strategica, poco distante dalle vie principali della città. Si tratta della seconda sede di uno storico bar acese: l’ambiente è moderno ma la granità è eccellente, come da tradizione!
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Se volete dare il vostro apporto a questa querelle, non vi resta che provare la granita in tutti i bar di Acireale. Imperdibile il gusto mandorla!

2. Affacciarsi dal terrazzo della Villa Belvedere

Seguite con lo sguardo la costa frastagliata o incantatevi a fissare l’orizzonte davanti a voi.

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3. Ammirare gli edifici barocchi perdendosi tra i vicoletti del centro

Iniziate da Palazzo Musmeci in Piazza San Domenico, la vicina Piazza Alfio Grassi e Corso Umberto I.

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Poi proseguite camminando con il naso all’insù per cercare il balcone più fastoso, l’edificio più riccamente decorato.

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4. Visitare la Basilica di San Sebastiano

Probabilmente la chiesa più bella della città: non fermatevi a contemplare la facciata barocca, entrate per ammirare l’interno decorato da affreschi di Paolo Vasta. Il culto di San Sebastiano è molto sentito ad Acireale e si celebra il 20 gennaio di ogni anno durante la festa dedicata al santo, in un’affascinante commistione di sacro e profano.

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5. Fare un giro alla pescheria

Percorrete Via Davì e arrivate fino in Piazza Marconi se volete un assaggio, decidete voi se solo figurato, di genuinità ed esuberanza di un mercato siculo.

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6. Camminare lungo il percorso pedonale delle Chiazzette fino a Santa Maria La Scala

Dal centro di Acireale si può accedere ad uno dei sentieri della “Riserva Orientata La Timpa”, una scarpata costiera frutto del sovrapporsi di colate laviche, ricoperta dalla macchia mediterranea. Partendo da Piazza Duomo, percorrete via Romeo, attraversate il quartiere del Suffraggio e andate sempre dritto: non potete sbagliare perché dovete seguire il mare che si paleserà proprio di fronte a voi!

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Attraversate il ponte sopraelevato e iniziate la vostra discesa lungo il sentiero, la più antica via di collegamento tra Acireale e il mare: tornante dopo tornante godetevi le viste mozzafiato sulla riserva e sul pittoresco borgo di pescatori di Santa Maria La Scala, dove si conclude il percorso. Per informazioni più dettagliate visitate il sito: http://www.riservalatimpa.it/

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7. Vedere Piazza Duomo illuminata

Fate una passeggiata serale per le vie del centro partendo dalla piazza fulcro della città, che di sera diventa ancora più elegante e suggestiva.

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8. Assistere ad uno spettacolo dell’opera dei pupi

Lasciatevi conquistare dalle avvincenti avventure dei valorosi paladini di Carlo Magno, non prima, però, di aver fatto una visita guidata al backstage. Se l’opera dei pupi è stata dichiarata patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’Unesco, gran parte del merito è dei pupari. Questi eclettici artigiani mettono in scena episodi di epica cavalleresca, con passione e maestria, conservando gelosamente segreti e tradizioni tramandate di padre in figlio. Date un’occhiata a questo sito per informazioni e prenotazioni: http://www.operadeipupi.com/index1.php

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Pupi realizzati dal Maestro Turi Grasso

9. Raggiungere le frazioni sul mare percorrendo la strada panoramica

Seguite le indicazioni che da Acireale vi guidano verso i paesini sul mare: Santa Tecla, con la sua suggestiva “Garitta” – una piccola torre – che domina il mare, Stazzo e Pozzillo con i loro porticcioli affollati di barche colorate. La strada per raggiungerli è un susseguirsi di tornanti che vi regalerà una vista privilegiata sulla costa.

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10. Mangiare il “pane cunzatu”

Se andare in lungo e in largo per la città ha stimolato il vostro appetito, fate una sosta a Scillichenti: qui troverete il miglior “pane cunzatu” della zona. Lungo la via principale del paese, via Provinciale Per Riposto, troverete diversi locali e panifici specializzati nella preparazione di questa prelibatezza: una ciambella di pane condita con vari ingredienti, da consumarsi rigorosamente calda!

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9 replies »

  1. Ciao Elisa! Sono stata a Catania alcuni anni fa e non siamo riusciti a vedere Acireale. Quest’anno siamo tornati in Sicilia, ma siamo stati a Siracusa. Sono rientrata con la nostalgia per la tua splendida isola e questo tuo post ha aumentato la voglia di tornare nei dintorni di Catania – anche se ci mancano ancora le piccole isole, Trapani e Agrigento! Siamo innamorati della Sicilia ahahah! A presto!

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  2. Grazie mille, i tuoi suggerimenti sono stati davvero preziosi.
    Abbiamo avuto la fortuna di visitare questa splendida cittadina durante la fiera dello Jonio e inoltre nella Basilica stavano celebrando un matrimonio.
    La granita è superlativa (caffè Cipriani).

    Piace a 1 persona

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