Diritto alla meta in Perù: no drama llama!

Una volta ho detto, tra il serio e il faceto, che la mia anima gemella per conquistarmi non deve farmi sentire le farfalle nello stomaco, ma la sensazione che provo la sera prima di partire per un lungo viaggio. In quest’affermazione, che probabilmente è il frutto di un bicchiere di vino di troppo, c’è un fondo di verità: ogni volta che parto per una nuova avventura io mi sento entusiasta, impreparata, adrenalinica, ansiosa, eccitata, come se fosse il primo viaggio. Non importa se ho viaggiato tanto, se ho studiato la Lonely Planet meglio del manuale di Diritto Civile, se ho immaginato l’itinerario nella mia mente con dovizia di particolari: ogni volta che parto, è come se fosse la prima.
Poche cose mi fanno sentire viva come questa reiterazione costante dell’esuberanza delle prime volte.

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Ci siamo, quindi: questa è proprio la sera prima di un lungo viaggio; domani prenderò un volo che mi porterà a Lima e da lì inizierà un lungo viaggio alla scoperta di uno dei Paesi più affascinanti del Sud America, il Perù. Ho delineato un itinerario piuttosto dettagliato (e gli ho anche dato un titolo: “No drama llama!“) ma, come sempre, credo sia inutile condividerlo adesso, per un semplice motivo: gli itinerari di un lungo viaggio sono destinati ad essere, non dico stravolti, ma quanto meno modificati.

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Come sempre i miei post pre-partenza somigliano più a un flusso di coscienza, ma sono veramente sopraffatta dall’emozione. Forse, allora, è meglio che io finisca di preparare il mio zaino, avendo cura di lasciare a casa le certezze, per fare spazio alle cose nuove che imparerò: metto le scarpe da trekking, per arrampicarmi fino in cima a Machu Picchu, un giubotto per proteggermi dal freddo della Cordillera Blanca, una batteria di ricambio per la mia macchina fotografica, che dovrà immortalare i mille colori dell’artigianato peruviano… Nel frattempo, mentre ultimo i preparativi e spunto i vari “ricorda di…” dalla mia lista, ascolto una canzone, Viaggi e Miraggi, di De Gregori, e la canto a squarciagola, soprattutto quando dice:

[…] quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,

ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.

Perciò partiamo, partiamo che il tempo è tutto da bere,

e non guardiamo in faccia nessuno che nessuno ci guarderà.

Beviamo tutto, sentiamo il gusto del fondo del bicchiere

e partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti già?

Come sempre, durante il viaggio non aggiornerò il blog ma i social ad esso collegati: quindi se vi va di partire con me per il Perù rimaniamo in contatto su Facebook e Instragram!

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