Cosa vedere a Santorini in un weekend

Ho scelto Santorini come meta per festeggiare il compleanno del mio compagno di mille avventure; niente di più banale, direte voi: l’isola più romantica della Grecia, i tramonti infuocati, celebri in tutto il mondo, le casette bianche e le cupole azzurre che fanno da sfondo ad una fuga d’amore a sorpresa. Ma, si sa, ognuno è romantico a modo suo, e fermo restando lo sfondo che vi ho appena descritto, quello iconico di Santorini, noi ci siamo divertiti e guardare quest’isola magica da tante prospettive diverse: dalla sella di uno scooter, fermandoci a ogni curva a picco sulla caldera; da un caicco di legno dal quale ci siamo tuffati nelle acque blu e profondissime; dalla cima di un vulcano, creatore e distruttore di quest’isola così misteriosa da aver riportato alla mente di alcuni visionari il mito di Atlantide. E così, sono partita con un’associazione di idee ben precisa, fissa nella mente – Santorini = cupole azzurre e tramonti – e sono tornata a casa con una collezione di ricordi che comprende sia questa prevedibile equazione ma anche tante altre immagini e sensazioni, frutto dell’inaspettato.
Ho pensato, quindi, di raccogliere in questo post tutti i miei consigli per scoprire Santorini. L’ho intitolato “cosa vedere a Santorini in un weekend” solo per brevità, perchè il titolo più adatto sarebbe stato “cosa vedere a Santorini in un wekeend, se non riuscite a stare in spiaggia a prendere il sole per più di un quarto d’ora”.

Indice: cosa vedere a Santorini in un weekend
1. I paesini che si affacciano sulla caldera
(Oia, Imerovigli, Firostefani, Fira)
2. Il tramonto
3. Il porticciolo di Ammoudi Bay
4. Le isole Kameni e Thirassia

5. I paesini dell’entroterra (Pyrgos, Emborio)
6. Il faro di Akrotiri
7. La caldera dall’alto
8. Le spiagge

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1) I paesini che si affacciano sulla caldera

– Oia
La prima cosa che abbiamo voluto vedere, appena arrivati a Santorini è stata Oia, il villaggio più celebre dell’isola: un susseguirsi di vicoletti bianchi che sembrano tutti uguali e invece, alla fine ti conducono ognuno ad uno scorcio diverso. Vi do subito la brutta notizia: Oia è piena di turisti, e in molti di quei vicoletti che vi ho descritto si forma addirittura la fila per scattare una fotografia. Può piacere o meno, ma è il prezzo che si paga per essere famosi in tutto il mondo: potrei raccontare un itinerario alternativo, suggerire di visitare la Santorini più autentica, ma io credo che alcuni posti siano turistici e affollati semplicemente perchè sono belli, e Oia rientra in questo novero di luoghi oggettivamente mozzafiato. Quindi bisogna armarsi di pazienza, e cercare di estraniarsi dalla folla, guardando questi panorami da cartolina.

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Ci sono due cose che vi consiglio di vedere mentre passeggiate per i vicoletti di Oia: la vista dai ruderi del castello e la libreria Atlantis Books. Quest’ultima ha una storia molto affascinante: è la storia di un sogno espresso davanti a un bicchiere di vino, e poi realizzato. Due ragazzi inglesi andarono in vacanza a Santorini e si resero conto che sull’isola mancava proprio una libreria; così dopo la laurea, coinvolgendo a catena anche altri amici, crearono questo negozio, piccolo ma curatissimo, con le pareti piene di aforismi, al quale si accede da una scala a chiocciola.

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La vista dal kastro

– Imerovigli, Firostefani, Fira
Oltre Oia c’è di più, è proprio il caso di dirlo! Come ho già scritto, Oia è piccola, pittoresca, romantica ma anche tanto, tanto affollata. La bella notizia è che non è l’unico villaggio di Santorini affacciato sulla caldera. Ci sono anche Fira, il capoluogo di Santorini, e soprattutto due paesini collocati in mezzo, cioè Firostefani e Imerovigli. Quest’ultimo in particolare è senz’altro il mio preferito, per la sua posizione rispetto alla caldera ma anche per la sua architettura. Se avete tempo, vi consiglio di raggiungere questi paesini a piedi, uno dopo l’altro!

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Fira dopo il tramonto

2) Il tramonto

A Santorini il tramonto è l’evento più atteso del giorno; è come uno spettacolo teatrale o un musical di Brodway: un successo senza tempo, replicato all’infinito, per il quale tutti vogliono un posto in prima fila. Noi abbiamo visto il tramonto da tre punti diversi, perchè tre sono state le serate che abbiamo trascorso sull’isola.
La prima sera abbiamo visto il tramonto dai ruderi del castello veneziano di Oia, il punto più alto della città ma anche il più ambito per vedere il sole tuffarsi nell’Egeo. Noi abbiamo trovato posto a sedere arrivando lì circa 1 ora e mezza prima del tramonto: consiglio spassionato, portate con voi qualche birra e magari un pacchetto di patatine, e soprattutto tante storie da raccontare per far trascorrere il tempo! Ne vale la pena? Sì, perchè, tralasciando i turisti che si arrampicano in ogni dove per scattarsi un selfie, è emozionante pensare che tutte quelle persone si trovano lì ad aspettare un evento che accade tutti i giorni e che magari quando sono nella propria città ignorano del tutto.

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La seconda sera abbiamo visto il tramonto da Imerovigli: siamo arrivati quasi in cima alla Skaros Rock e poi siamo tornati indietro e ci siamo fermati nei pressi di una chiesetta che si incontra lungo il tragitto. Qui l’atmosfera era decisamente più intima, a parte qualche coppia di sposini koreani, intenta a fare il book fotografico per il matrimonio!

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L’ultima sera verso le 20.25 eravamo in motorino, in cerca di un posto carino per cenare: a un certo punto penso “cavolo, il tramonto!!!”; così ci fermiamo in un punto imprecisato di Firostefani, saltiamo giù dal motorino e ci sediamo su un muretto ad aspettare il gran finale. Posso essere sincera? Questo tramonto improvvisato è stato il mio preferito! Quindi lasciate perdere gli elenchi come questo, le guide, e i consigli degli albergatori: trovate il vostro punto perfetto per godervi il lo spettacolo, preferibilmente senza telefoni e macchine fotografiche in mano!

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3) Il porticciolo di Ammoudi Bay

Proprio sotto Oia c’è un porticciolo delizioso e molto pittoresco, celebre soprattutto per le sue taverne di pesce che espongono i polipi fuori, per farli essiccare. C’è una strada pedonale per arrivare ad Ammoudi Bay ma è possibile arrivare anche in macchina o in scooter.

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4) Le isole Kameni e Thirassia

Si dice che per capire meglio le cose sia sempre consigliabile prendere le distanze e guardarle da lontano, o quanto meno da un punto di vista diverso da quello consueto. Io applico sempre questa regola anche ai viaggi, quindi, per l’ultimo giorno di vacanza ho deciso di esplorare le altre isole della Caldera, quelle che in genere fanno solo da sfondo alle foto da cartolina che si scattano a Oia. Purtroppo non ci sono traghetti, quindi l’unico modo per raggiungerle è fare un’escursione organizzata: noi siamo partiti dal porto principale di Santorini a bordo di un meraviglioso caicco, abbiamo visitato Palea e Nea Kameni, e Thirassia. Per questa escursione abbiamo speso 30 euro a persona e l’abbiamo prenotata il giorno prima in un’agenzia di Imerovigli.
La giornata è stata faticosa ma bellissima. La prima tappa è stata l’isoletta di Palea Kameni famosa perchè in una delle sue insenature ci sono delle terme naturali: il caicco (ma anche i catamarani) si fermano vicini ma non troppo all’insenatura, quindi bisogni buttarsi in acqua e raggiungere a nuoto questa vasca naturale: man mano che ci si avvicina l’acqua sarà sempre più calda (ovviamente il percorso inverso è un po’ meno piacevole, ma tonificante!). Arrivati nell’insenatura si tocca ed è anche possibile farsi dei fanghi naturali.

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La seconda tappa è stata Nea Kameni: qui abbiamo raggiunto la vetta del vulcano e imparato qualcosa di più sulla storia e la geologia di Santorini. Noi abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati da una guida molto preparata ed appassionata che ci ha raccontato tanti aneddoti e curiosità sull’isola. Il percorso per arrivare in cima non è affatto faticoso, se siete un minimo allenati, ma comunque la sosta è piuttosto lunga, quindi si può salire con calma. Vi consiglio scarpe comode e una bottiglia d’acqua perchè il sole picchia forte (se lo ricordano molto bene le mie spalle ustionate!).

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Infine abbiamo fatto tappa a Thirassia, un’isoletta tanto vicina geograficamente a Santorini quanto distante per il suo aspetto: ho letto da qualche parte che vedere Thirassia equivale a vedere Santorini prima dell’avvento del turismo di massa. A Thirassia c’è un delizioso porticciolo e una salita ripida che porta fino al paesino; qui tra l’altro ho visto l’acqua più limpida in assoluto!

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5) I paesini dell’entroterra

Come ho già scritto all’inizio, sarei intellettualmente disonesta se proponessi un itinerario alternativo, fuori dai soliti circuiti turistici, per scoprire Santorini, affermando che i paesini dell’entroterra meritano più di quelli affacciati sulla caldera. Non è così, perchè i paesaggi di Oia, Fira ed Imerovigli sono davvero unici. Tuttavia, vale la pena di visitare alcuni paesini situati a sud dell’isola che conservano un aspetto più autentico. Vi consiglio in particolare Pyrgos e Emborio, che tra l’altro è proprio di passaggio se si va verso la spiaggia di Perissa.

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6) Il faro di Akrotiri

Anche il faro di Akrotiri si trova a sud dell’isola, nei pressi del sito archeologico di Akrotiri. Credo sia un punto molto bello da cui vedere il tramonto perchè si può contemplare l’orizzonte che da lì sembra infinito.

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7) La caldera dall’alto

Il proprietario dell’hotel in cui abbiamo alloggiato ci ha consigliato di non limitarci ad osservare la caldera da Oia ma di guardarla da più punti: non posso che condividere questo preziosissimo consiglio! Se noleggiate un motorino vi capiterà spessissimo di fermarvi lungo il ciglio della strada e ammirare questa enorme vasca blu, dove le navi da crociera sembrano dei modellini. Un punto molto scenografico da cui guardare la caldera dalla terrazza dell’azienda vinicola Santo Wines.

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8. Le spiagge

So che può suonare un po’ strano che questa voce sia collocata in fondo all’elenco, ma la verità è che io non ho scelto Santorini per il suo mare e quindi non ho trascorso molto tempo in spiaggia. Ecco, se vi aspettate acqua cristallina e spiagge dorate Santorini vi deluderà: quest’isola è frutto di un’intensa attività vulcanica e quindi le sue acque sono pulitissime ma molto profonde e di un blu intenso. Secondo me merita molto la Red Beach che è particolarissima per la sua conformazione e, appunto per il suo colore: vale la pena farci un salto, anche se non avete intenzione di stare in spiaggia a prendere il sole!

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Come ho scritto all’inizio del mio racconto di viaggio, quest’elenco di cose da vedere a Santorini è stato “cucito su misura” di due viaggiatori molto dinamici. Come sempre, spero che il mio racconto sia solo uno spunto per costruire un itinerario personalizzato che rispecchi la personalità di ogni viaggiatore. Santorini accontenta tutti: gli iperattivi, i pigri, gli esteti, i mondani. Fuori stagione, o nel bel mezzo del periodo estivo saprà stupirvi e incantarvi, ne sono certa!

5 replies »

  1. Lo sapevoooo, non dovevo leggerlo sto post! 😀 Ora nostalgia a gogo!
    No vabbè, mi ha fatto piacere rivedere queste immagini… Santorini è uno dei posti del cuore, senza ombra di dubbio. Ho viaggiato molto in questi anni, tanti posti mi sono piaciuti, ma solo alcuni mi sono rimasti davvero dentro: Santorini è uno di quelli.
    Io già lo so che entro breve ci ritorno, fuori stagione… e me la rigiro tutta, in auto. Mi manca!

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